Dieta Mediterranea: un Patrimonio da DifendereDI PIETRO PAGANINI
- 11 February 2025
- Posted by: Competere
- Categories: Empowering Consumers, highlights, News
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Negli ultimi mesi, si moltiplicano le voci che accusano la Dieta Mediterranea di essere un’esagerazione o addirittura una bugia. Critiche senza basi scientifiche, mirate a colpire l’economia agroalimentare dei paesi mediterranei, con l’Italia nel mirino. È una risposta ideologica e commerciale al populismo agroalimentare del Governo italiano, che la sfrutta per fini propagandistici ed economici. Entrambi sbagliano. La Dieta Mediterranea è molto di più di una lista di prodotti tipici e di ricette: è uno stile di vita fondato sull’equilibrio che il mondo ci invidia. È questo che l’ha resa patrimonio immateriale dell’umanità secondo l’UNESCO.
PERCHÈ È IMPORTANTE
Le accuse e il patriottismo alimentare rischiano di distorcere il valore della Dieta Mediterranea, riducendola a un fenomeno alimentare o commerciale. Ma non è mai stata solo una dieta. È un metodo basato sull’equilibrio tra cibo, socialità, benessere psico-fisico. Questo equilibrio è la chiave per affrontare sfide moderne come obesità, salute pubblica e sostenibilità.
LE RADICI DEL FRAINTENDIMENTO
Negli anni ’70, Ancel Keys, con il celebre Seven Countries Study, definì un modello alimentare capace di prevenire gravi malattie e allungare la vita. Lo chiamò “Dieta Mediterranea” osservando la longevità di paesi come Grecia, Italia ed ex Jugoslavia rispetto a Finlandia, Stati Uniti e altri. Ma il legame tra alimentazione e salute è molto più antico. Già nel V secolo a.C., Ippocrate aveva capito che ciò che mangiamo influenza profondamente il nostro benessere.
L’EQUILIBRIO DELLA DIETA MEDITERRANEA
Ma nella Grecia antica, il cibo non era solo nutrimento: era parte di un sistema complesso fatto di equilibrio tra mente e corpo, socialità, ospitalità, dialogo, riflessione morale e ozio. Una visione che richiama la “medio stat virtus” di Aristotele, l’arte di bilanciare eccessi e privazioni, e il successivo principio di Paracelso secondo cui “la dose fa il veleno”. In greco antico, “dieta” significa proprio “stile di vita”.
Questo è il principio cardine della mediterraneità: non un rigido schema alimentare, ma un metodo che ci aiuta ad adattarci ai cambiamenti e a offrire risposte sempre nuove per farci vivere meglio e più a lungo.
NON SOLO PIATTI TIPICI, MA UN METODO DI VITA
Ridurre la Dieta Mediterranea agli alimenti o alle ricette è un errore grave. Alimenti e piatti sono cambiati nel tempo a causa di: carestie e politiche pubbliche, contaminazioni culturali e importazioni, evoluzione dei bisogni alimentari. Per secoli, le società mediterranee hanno vissuto in condizioni di deficienza calorica, compensata dal duro lavoro nei campi prima e nelle fabbriche poi. La Dieta Mediterranea non è sopravvissuta grazie ai singoli cibi, ma come metodo tramandato per generazioni, anche nei momenti più bui. Questo equilibrio ha retto fino al boom economico del dopoguerra, quando l’abbondanza calorica ha eroso il metodo mediterraneo e il suo principio fondamentale: l’equilibrio.
PERCHÈ ABBIAMO PERSO L’EQUILIBRIO
In Italia l’obesità è in aumento, soprattutto tra i bambini, con il Sud particolarmente colpito. Non siamo più tra i più longevi: paesi come Singapore e Svizzera ci hanno superato.
La responsabilità non è dei nostri alimenti, ma della perdita dell’equilibrio. I bambini ingrassano perché:
- consumano troppe calorie, ora disponibili in abbondanza,
- ne bruciano poche, a causa di un ambiente obesogeneo privo di gioco libero e movimento fisico,
- subiscono le pressioni dei media, disturbi psicologici, deserti alimentari, ecc..
Lo stile mediterraneo non viene più tramandato. È stato sostituito da modelli che esaltano l’eccesso o il difetto, favorendo disturbi alimentari e squilibri diffusi.
TECNOLOGIA E PERSONALIZZAZIONE
La Dieta Mediterranea deve essere rinvigorita politicamente e può essere rilanciata grazie a tecnologie come l’Intelligenza Artificiale e l’Internet delle Cose. Questi strumenti possono aiutarci a personalizzare la nutrizione e a monitorare il nostro equilibrio fisico e psichico, favorendo uno stile di vita bilanciato e su misura per ciascuno. Il futuro della mediterraneità non è nella standardizzazione, ma nella personalizzazione che rispetta il nostro patrimonio culturale.
LA NOSTRA RESPONSABILITÀ
Il Governo, invece di costruire un mito culinario facile da smontare, dovrebbe allearsi con i paesi del Mediterraneo per promuovere lo stile di vita mediterraneo nella sua vera essenza: mangiare come esperienza di affetti, riflessione e socialità. Gli alimenti possono cambiare, ma il vero stile mediterraneo resta. Non lasciamolo morire sotto il peso delle accuse e delle pressioni commerciali. Alimentiamolo e proteggiamolo, per noi e per le generazioni future. È il più grande dono che possiamo fare ai nostri figli: insegnare loro l’equilibrio e tramandare un’eredità di salute, cultura e benessere che il mondo ci invidia.