EUDR e filiere sostenibili: la nuova frontiera contro la deforestazioneCORSO DI FORMAZIONE PER I GIORNALISTI, 12 FEBBRAIO 2025

EUDR e filiere sostenibili: la nuova frontiera contro la deforestazione 

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12 febbraio 2025

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Mercoledì 12 febbraio, abbiamo ospitato 70 giornalisti per un corso di formazione a porte chiuse intitolato “EUDR e filiere sostenibili: la nuova frontiera contro la deforestazione”. L’incontro, moderato dai giornalisti Angelo di Mambro di Euractiv e Stefano Santi di 9Colonne, ha approfondito il tema della European Union Deforestation Regulation (EUDR) e il suo impatto su alcuni settori chiave, come l’olio di palma e la filiera delle carni.

Key takeaways 

Pietro Paganini ha presentato e analizzato l’EUDR:

  • Il regolamento mira a garantire che i prodotti importati e esportati nell’Unione Europea non contribuiscano alla deforestazione globale, con l’obiettivo di raggiungere la zero deforestazione entro il 2030.
  • Entrato in vigore nel giugno 2023, la sua applicazione è stata posticipata di un anno a causa della mancanza di linee guida chiare e realistiche per gli stakeholder. Tuttavia, permangono numerose criticità, tra cui il rischio di disallineamento tra gli Stati membri e un potenziale calo della competitività sul mercato.

La professoressa Maria Vincenza Chiriacò, ricercatrice scientifica presso la Fondazione CMCC, ha evidenziato il ruolo dell’olio di palma sostenibile come soluzione con il minor impatto ambientale.

  • Rispetto ad altri oli vegetali, come quelli di soia, colza e girasole, l’olio di palma si distingue per una maggiore efficienza produttiva, sostituirlo con altre fonti vegetali aumenterebbe le emissioni di gas serra e il rischio di deforestazione.
  • Se l’intera produzione di olio di palma diventasse deforestation-free, le emissioni di gas serra connesse si ridurrebbero del 92%. L’olio di palma sostenibile è quindi l’unica alternativa valida all’olio di palma.

Il consulente tecnico-scientifico nel settore alimentare Mauro Fontana ha aggiunto che:

  • Attualmente, l’olio di palma incide per meno del 5% sulla deforestazione mondiale annua, grazie alla crescente diffusione dell’olio di palma sostenibile.
  • Per affrontare le sfide future, è necessario adottare soluzioni innovative, tra cui approcci collaborativi tra stakeholder, ricerca avanzata, formazione e sensibilizzazione, oltre a comportamenti individuali più consapevoli.

Il professore Giuseppe Pulina dell’Università di Sassari ha posto l’accento sulle criticità che l’EUDR potrebbe comportare per la filiera delle carni in Italia:

  • Il settore vale 20 miliardi di euro, ma sta attraversando una fase critica, con un livello di autosufficienza sceso al 40%, il più basso tra i Paesi dell’Unione Europea. Ciò rende necessario l’approvvigionamento da nazioni come Polonia, Francia e Brasile.
  • L’EUDR rischia di aggravare le difficoltà del comparto carne e pelli italiane, imponendo oneri burocratici pesanti e, in alcuni casi, difficilmente applicabili. Questo potrebbe portare alla delocalizzazione del settore verso Paesi come Turchia e Cina.
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