Startup, No Exit No Party
- 6 September 2016
- Posted by: Competere
- Category: News
L’idea di Competere
Negli ultimi anni in Europa si sta sviluppando un vivace movimento di startup. Il che è un’ottima cosa e fa del nostro continente un posto indubbiamente migliore. Avere startup significa che nel vecchio continente si torna a fare impresa e a cimentarsi con l’innovazione, abitudine andata un po’ persa negli ultimi decenni.
Purtroppo, però, di per sé un movimento di startup non è sufficiente. Un ecosistema che funzioni deve riuscire a trasformare una parte delle startup in aziende grandi e strutturate (“scaleup”) capaci di generare, per chi vi ha investito, delle exit, ossia essere acquisite o quotarsi in borsa e generare ricavi. Senza questo salto dimensionale, gli ecosistemi di startup, sono inevitabilmente destinati a implodere. Quindi “no exit no party”. E questo per tre ragioni essenziali:
- l’innovazione prodotta dalla startup, quando integrata all’interno di un’azienda più grande e con maggiori risorse, può trovare applicazione su scala più ampia e diffusione in tempi più rapidi. Altrimenti richiede ingenti capitali per essere sviluppata internamente. Se queste cose non avvengono, la portata innovativa delle startup rischia di andare perduta;
- l’acquisizione libera le risorse degli investitori. Questo permette loro di intraprendere nuovi investimenti, riavviando così la ruota dell’innovazione attraverso nuove startup. Se le risorse rimangono bloccate nelle aziende, i tempi si allungano;
- l’acquisizione, quando di successo, può portare ingenti ritorni economici per i fondatori e i dipendenti dell’azienda (soprattutto i primi assunti), in genere persone con una spiccata propensione imprenditoriale. Molti di questi torneranno nel circuito dell’innovazione o avviando nuove aziende (spill-over) o diventando investitori di aziende nascenti (angel o super angel).
Bisogna oggi concentrarsi sullo scale-up, ossia sul supporto alla crescita delle migliori startup che possano fungere da esempio e impattare significativamente su crescita e occupazione. Con il loro successo, aumentano le risorse a disposizione per i progetti nelle prime fasi (early stage e seed) e aumenta la loro autorevolezza nell’indirizzare il dibattito politico.