E-Banking: Italia Non PervenutaL'Idea di Competere

L’Italia e il suo sistema bancario hanno vissuto anni migliori. Ma oltre il danno la beffa, infatti secondo i dati diffusi dalla BCE sulla redditività delle banche europee, tra il 2010 e il 2016, il nostro Paese ha perso ben quattro punti percentuali. Peggio della Romania, ma pur sempre meglio di Cipro.

Cosa ha contribuito a questo disastro?

  • La crisi finanziaria ha fatto emergere le lacune con cui è stata valutata l’affidabilità dei debitori;
  • L’innovazione digitale da un lato ha permesso di offrire servizi più evoluti (come l’e-banking) ma dall’altro ha consentito ad operatori extra-bancari di conquistare grosse quote di mercato su segmenti tradizionalmente appannaggio degli istituti di credito.

È il caso dei sistemi di pagamento (New Digital Payments) e la forte spinta della tecnologia applicata alla finanza (Fintech). Per non menzionare il mercato del crowdfunding che, sebbene ancora limitato ad un perimetro contenuto, sta sperimentando una crescita esponenziale.

L’industria bancaria vive questi cambiamenti con angoscia, subendoli piuttosto che cavalcandoli per cercare quelle innovazioni che potrebbero intercettare l’interesse di una clientela attuale e futura.

È noto da tempo ormai che una maggiore digitalizzazione dei rapporti con i clienti potrebbe offrire un beneficio ai disastrati conti economici degli istituti di credito (Rapporto E-Banking BEM Research, 2017). L’internet banking consentirebbe di:

  • Aumentare l’efficienza;
  • Ridurre l’incidenza dei costi operativi;
  • Incrementare la redditività.

Ma, come al solito, l’Italia mostra il consueto ritardo tecnologico nei confronti dei maggiori competitor internazionali. Se nel corso del 2016 nell’area euro, un abitante su due ha utilizzato l’internet banking, in Italia non si è superato il 30%.

Cosa fare, dunque, per aumentare la diffusione dell’e-banking in Italia?
  • Agire sugli aspetti culturali. Giovani con basso livello di istruzione e persone adulte dovrebbero essere accompagnate verso un maggior utilizzo degli strumenti digitali attraverso campagne di formazione e informazione.
  • Semplificare la modalità di fruizione dei servizi bancari via web, al fine di garantire facilità di accesso preservando allo stesso tempo elevati standard di sicurezza.

Il sistema bancario italiano potrebbe addirittura sfruttare uno dei suoi punti deboli, ossia l’alta presenza di filiali sul territorio per colmare il gap culturale della propria clientela. Con po’ di creatività si potrebbe ripensare anche la funzione degli sportelli, che si trasformerebbero in punti di contatto per accompagnare la clientela verso una relazione multicanale che sfrutti il web, aiutando così le famiglie e i piccoli imprenditori a comprendere l’uso della tecnologia e accrescendone la cultura finanziaria.

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