Contrastare l’obesitàDI PIETRO PAGANINI

Oggi è la Giornata Mondiale dell’ObesitàL’obesità è un problema globale che colpisce milioni di persone in tutto il mondo e ha gravi conseguenze sulla salute, la vita psicologica e sociale, ed economica. Le politiche pubbliche per combattere l’obesità devono affrontare tutte le cause coinvolte e concentrarsi sull’educazione individuale. Devono superare l’approccio ideologico e affidarsi a scienza e tecnologia.
 
Per contrastare efficacemente l’obesità occorre conoscerne le cause che sono molteplici e complesse. Spesso è il risultato di una combinazione di fattori che variano in ciascun individuo:  genetici e metabolici, la cattiva alimentazione o le diete sbilanciate (eccesso calorico e carenza di nutrienti), le cattive abitudini (sedentarietà), problemi psicologici e fattori socio economici (situazione economica e livello di istruzione), o uso e abuso di farmaci. Una diagnosi accurata delle cause è essenziale per la cura e soprattutto per la prevenzione. 
ALLARME        
L’obesità è un problema globale che colpisce molti individui in tutto il mondo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’obesità coinvolge più di 1 miliardo di persone nel mondo – 650 milioni di adulti, 340 milioni di adolescenti e 39 milioni di bambini. 
In Europa, il sovrappeso e l’obesità colpiscono quasi il 60% degli adulti e quasi un bambino su tre (il 29% dei ragazzi e il 27% delle ragazze).
LE CONSEGUENZE      

L’obesità è una condizione in cui una persona ha un eccesso di grasso corporeo che può avere gravi conseguenze sulla salute (malattie cardiovascolari, diabete, problemi muscoloscheletrici, cancro, problemi respiratori, ecc.) ma anche sulla vita psicologica e sociale (stigma e isolamento sociale e difficoltà all’accesso dei servizi) , ed economica (minore produttività, assenteismo, costi sanitari e sociali). l’Obesità può anche avere un impatto negativo sulle economie nazionali. Un aumento del tasso di obesità può portare a un aumento dei costi sanitari e sociali, con conseguente aumento dei costi per i contribuenti e per il sistema sanitario pubblico. 

SI ACCORCIA LA VITA      

Si è addirittura ipotizzato che, a causa delle patologie legate all’obesità, le aspettative di vita dell’uomo rischiano di ridursi invece che aumentare.

POLITICHE PUBBLICHE  
Per ridurre l’obesità sono perciò necessarie azioni individuali e sociali che tengono in considerazione quanti più fattori possibili. Limitarsi ad intervenire sulla dieta (riducendo l’apporto calorico o eliminando certi ingredienti)  per esempio, è certamente utile ma è poco efficace e soprattutto illusorio. La dieta infatti, è solo una parte del più ampio stile di vita o del più complesso carattere genetico e metabolico che contraddistingue ciascun individuo. 
Le politiche pubbliche per la riduzione dell’obesità sono efficaci quando affrontano in modo completo e mirato le molteplici cause coinvolte e a rendere ciascun cittadino consapevole delle proprie condizioni generali (DNA, metabolismo, stato sociale e psicologico, etc.). Per farlo devono necessariamente concentrarsi sull’educazione individuale e quindi sulla diffusione e maturazione delle conoscenze. L’obesità è un problema sociale perché è prima di tutto un problema individuale.
POLITICHE SCELLERATE   
Stupisce che a Scuola per esempio, si studi di tutto, ma si impari poco o nulla sull’energia che ci serve (K/Cal) e le condizioni che ci permettono di vivere bene e meglio.
Si resta allibiti quando la Commissione Europea invoca l’educazione ma si limita a introdurre sistemi fronte pacco (etichette sui prodotti alimentari) come il Nutriscore quale strumento per ridurre l’obesità. Così facendo dimostrano di non aver compreso il problema. 
SCIENZA E TECNOLOGIA 
Fortunatamente le ricerche già avanzate nella scienza medica e in particolare nella genetica, metteranno ciascun individuo nelle condizioni di conoscere il proprio DNA e quindi il proprio rapporto con gli alimenti in un quadro di comportamenti psicologici e sociali. Lo stesso faranno le neuroscienze
La tecnologia ci sta mettendo a disposizione straordinari strumenti diagnostici che in tempo reale misurano il nostro stile di vita (funzioni vitali, apporto e consumo calorico, ecc.) . L’intelligenza artificiale ci aiuterà a compiere scelte consapevoli verso una vita più sana e bilanciata. C’è una grande opportunità li fuori da esplorare su cui le politiche pubbliche dovrebbero investire. Anche perché sono strumenti che se male impiegati possono diventare pericolosi: accesso ai dati sanitari, manipolazione del DNA, controllo delle diete e dei comportamenti, etc. 
COSA PUÒ FARE L’EUROPA
Invitiamo l’Europa che sembra essere più consapevole e allarmata di evitare di inseguire le soluzioni semplicistiche e illusorie come il Nutriscore, e dii concentrarsi su ciò che scienza e tecnologia ci forniscono secondo un approccio olistico nello spirito critico e scientifico che è alla base della cultura europea. L’obesità è un problema sociale ma è prima di tutto un problema individuale. Sono gli individui liberi e consapevoli che la sconfiggeranno.

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