Ridurre i decreti attuativi passo importante per realizzare il PNRROSSERVATORIO NEXT GENERATION - INTERVENTO DEL COORDINATORE GIUSEPPE ARLEO

“Ben vengano le modifiche introdotte dal documento “Criteri operativi per una efficace azione di governo” Finalmente si introducono importantissime novità in merito alle procedure di attuazione degli incentivi pubblici, anche in conseguenza di quanto previsto dal PNRR. Fondamentale è la riduzione del ricorso ai decreti attuativi”. Lo afferma Giuseppe Arleo coordinatore dell’Osservatorio Next Generation Eu del think tank Competere.eu. 

SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE

“Le modifiche alle procedure, introdotte dal Presidente Mario Draghi e dal sottosegretario Roberto Garofoli, sono sicuramente efficaci – spiega Arleo – perché determinano una forte sburocratizzazione e, al tempo stesso, innovano in positivo la metodologia inerente i provvedimenti attuativi. A partire da giugno e luglio 2021 a ogni amministrazione vengono indicati gli obiettivi da perseguire e i decreti da attuare in via prioritaria. Un svolta che poggia le basi su un’analisi dei flussi di adozione dei decreti relativi alla XVII e XVIII legislatura, da cui emerge un numero considerevole di provvedimenti rimasti inattuati, destinato ad aumentare, in mancanza di interventi, in vista dei nuovi incentivi originati dal PNRR. Il Piano necessita al contrario, di attuazione rapida ed efficace: si impone dunque che i Ministeri istituiscano dei Nuclei finalizzati all’attuazione dei provvedimenti, che facciano rete e siano coordinati dall’Ufficio per il programma di Governo della Presidenza del Consiglio dei Ministri”.

SNELLIRE GLI ARRETRATI DELLA PA

“Per accelerare i provvedimenti attuativi – continua Arleo – occorrono sia un rafforzamento sia una maggiore definizione delle competenze delle amministrazioni, con l’obiettivo tra l’altro di recuperare gli arretrati. Sono infatti sono ben 479 i decreti da approvare per rendere operative le agevolazioni approvate da gennaio 2020 ad oggi. Per assicurare un’azione efficace delle Pubbliche Amministrazioni serve anche abrogare i provvedimenti non più necessari e un maggior coordinamento tra il Mef e la Conferenza Stato – Regioni”.

“Per ridurre drasticamente il ricorso alla normazione attuativa – sottolinea Arleo – c’è bisogno di norme primarie più chiare e puntuali. Demandando la produzione normativa ai Capi di gabinetto e agli uffici legislativi e delegando, ogni volta che sia possibile, direttamente l’amministrazione alla fase meramente attuativa dei provvedimenti. Naturalmente è necessario uno stretto coordinamento con il Parlamento, al fine di ottenere una produzione legislativa incisiva, in cui forme e modalità della concertazione non pregiudichino trasparenza, rapidità ed efficacia delle decisioni assunte”.

“Le soluzioni di sistema prospettate – conclude Arleo – rappresentano un fondamentale punto di svolta nelle procedure degli incentivi pubblici. Se opportunamente accompagnate da altri provvedimenti finalizzati alla sburocratizzazione e da un processo profondo di riforme, potranno essere davvero decisive per un’attuazione ottimale del PNRR”.

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