Economia Circolare, 3 Policy per Vincere la Sfida

L’idea di Competere

Ridurre, riutilizzare, riciclare, le 3R in Italia potrebbero aiutarci ad infondere maggiore competitività alla nostra economia. Per renderla concreta è necessaria però un’alleanza tra cittadini, istituzioni ed imprese. Il principio ispiratore è quello del modello circolare: un’economia pensata per potersi rigenerare da sola, inserita nella progettazione di un sistema più efficiente nell’uso di risorse attraverso:

– Impiego delle fonti rinnovabili;
– Produzione (e consumo) responsabile dell’intero ciclo di vita del prodotto;
– Propensione all’innovazione.

In campo non c’è solo la sostenibilità ambientale ma la convergenza di importanti vantaggi economici:

Contenimento dei costi dei servizi di gestione dei rifiuti;
Attivazione di nuove imprese;
Creazione di occupazione.

Tuttavia, per raggiungere questi obiettivi è necessario implementare politiche pubbliche che incentivino i consumatori e le imprese a rivedere le preferenze, ripensando i modelli di business tradizionali. Noi di Competere abbiamo individuato tre policy che spronino consumatori e produttori ad internalizzare i costi ambientali e sociali dei rifiuti:

Pay As You Throw – PAYT (tariffazione all’utente del costo del servizio di gestione secondo i modelli);
Introduzione (a livello comunitario) di misure per l’allungamento della vita dei prodotti;
Supporto a nuovi servizi di manutenzione, riparazione e riutilizzo (come ha dimostrato eccezionalmente la buona pratica svedese).

L’economia circolare consentirebbe un risparmio globale di oltre mille miliardi di dollari l’anno, ed entro i prossimi 9 anni si verrebbero a creare almeno 100 mila nuovi posti di lavoro. In questa ottica, le istituzioni potrebbero stimolare uno sviluppo sostenibile della società  mentre i modelli circolari innescherebbero un forte motore di cambiamento, raggiungendo tutti gli obiettivi.

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