Economia Circolare, Barriere e Potenzilità
- 7 February 2017
- Posted by: Competere
- Category: News
L’idea di Competere
Il modello di Economia Circolare è la risposta proattiva alla crisi del sistema economico lineare, spesso inefficiente e costoso, che si affida esclusivamente sullo sfruttamento delle risorse (poche) per soddisfare i bisogni dei consumatori (molti). Basti pensare che nella sola Unione Europea ogni cittadino genera una media di oltre 4,5 tonnellate di rifiuti l’anno, di cui quasi la metà è smaltita nelle discariche.
È evidente però che per promuovere la transizione da un modello lineare ad uno circolare occorrono politiche ambiziose, supportate da un quadro legislativo chiaro in grado di dare i giusti segnali agli investitori. Persistono, tuttavia, delle barriere politiche, sociali ed economiche che impediscono l’attuazione delle migliori pratiche:
Asimmetrie informative. Alle imprese mancano la consapevolezza, le conoscenze e spesso le capacità di mettere in pratica le soluzioni dell’economia circolare;
Priorità di business. Gli investimenti nei modelli innovativi di business rimangono insufficienti, spesso perché considerati rischiosi e complessi;
Regolamentazione. Non è raro che vengano poste limitazioni anche di tipo normativo che possano rendere difficile la circolarità dei processi industriali;
Secondo un’analisi della Commissione Europea misure come una migliore progettazione ecocompatibile, la prevenzione e il riutilizzo dei rifiuti possono generare, in tutta l’UE, risparmi netti per le imprese fino a 604 miliardi di euro, ovvero l’8% del fatturato annuo, riducendo al tempo stesso le emissioni totali annue di gas a effetto serra del 2-4 %. In generale, attuare misure aggiuntive per aumentare la produttività delle risorse del 30% entro il 2030 potrebbe far salire il PIL quasi dell’1% e creare oltre 2 milioni di posti di lavoro rispetto a uno scenario economico abituale.
È alla luce di questo incredibile potenziale che Competere ha individuato alcune azioni concrete per disegnare una roadmap strategica che supporti la transizione verso un modello circolare del sistema economico:
– Promuovere nuovi modelli di business per un management efficiente delle risorse;
– Sbloccare gli investimenti nelle soluzioni di economia circolare, ricorrendo anche a strumenti finanziari innovativi;
– Mobilitare le imprese e i consumatori e sostegno alle PMI;
– Sostenere la creazione di posti di lavoro e competenze attraverso un migliore coordinamento delle politiche;
– Modernizzare la politica in materia di rifiuti e dei suoi obiettivi: i rifiuti sono una risorsa;
– Fissare uno standard relativo all’uso efficiente delle risorse.
Questi fattori non agiscono spontaneamente né tanto meno sono sufficienti, per questo è necessario il contributo delle politiche per disinnescare le forze centrifughe che si oppongono alla circolarità e permettere di concretizzare il grande potenziale intrinseco della Circular Economy.