EUDR: la nostra audizione alla Camera per un’implementazioneAUDIZIONE PER IL DDL 1258, 26 MARZO 2025

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Il 26 marzo siamo intervenuti davanti alla XIV Commissione Politiche dell’UE della Camera dei Deputati per discutere l’implementazione in Italia dell’European Union Deforestation Regulation (EUDR). Con l’entrata in vigore della normativa fissata per il 30 dicembre 2025, è essenziale che l’Italia acceleri il processo di adozione e test del regolamento, garantendo alle imprese italiane condizioni competitive allineate a quelle degli altri Paesi europei.

PERCHÈ AGIRE SUBITO?

Per salvaguardare la competitività delle industrie nazionali, l’Italia deve adottare immediatamente l’EUDR, testarne l’applicazione e coinvolgere direttamente tutti i settori coinvolti. I ritardi nella sua adozione rischiano di mettere le imprese italiane in una posizione di svantaggio rispetto ad altri Paesi europei che da mesi lavorano proattivamente per un’implementazione efficace. In Olanda, aziende e istituzioni collaborano da mesi per trasformare l’EUDR in un’opportunità di crescita industriale e innovazione.

Abbiamo più volte sottolineato le criticità di un approccio top-down imposto dalla Commissione UE, che ha applicato un modello “one-size-fits-all” a settori molto diversi tra loro, senza il dovuto coinvolgimento dei Paesi produttori. Questa mancanza di dialogo non è solo una questione tecnica, ma un problema di strategia geopolitica. In un contesto globale sempre più instabile, l’Europa non può permettersi di compromettere relazioni commerciali cruciali per la sicurezza alimentare e l’indipendenza economica dall’estero. Tuttavia, il tempo per le critiche è finito: ora è il momento di agire, trasformando l’EUDR in un vantaggio competitivo.

LE NOSTRE PROPOSTE

Per garantire un’implementazione efficace e pragmatica dell’EUDR, abbiamo avanzato tre proposte chiave:

  • Istituire gruppi di lavoro specifici per settore coordinati dall’autorità competente che includa imprese, associazioni di categoria, ONG e rappresentanti dei Paesi produttori per garantire che l’applicazione del regolamento sia chiara, realistica e adeguata alle specificità di ogni settore.
  • Far sì che l’autorità competente lavori in sinergia con tutti gli attori della filiera, conducendo test concreti, volti a garantire un’implementazione efficace e senza intoppi.
  • Rafforzare le partnership con i Paesi produttori per facilitare la conformità e posizionare l’Italia come hub commerciale preferenziale per le importazioni sostenibili.
LEZIONE DAL SETTORE DELL’OLIO DI PALMA

Il settore dell’olio di palma dimostra che regolamenti stringenti sulla sostenibilità possono portare a miglioramenti significativi. Anni di boicottaggi e attenzione mediatica hanno spinto i Paesi produttori a adottare alcuni degli standard di sostenibilità più elevati. Oggi, oltre il 95% dell’olio di palma che entra in Italia è privo di deforestazione, grazie alle politiche rigorose in Paesi come l’Indonesia. Tuttavia, le etichette fuorvianti “senza olio di palma” continuano a disinformare i consumatori, contraddicendo la Direttiva UE sulle Green Claims, che richiede trasparenza e accuratezza scientifica.

DAL REGOLAMENTO ALL’ATTUAZIONE

Un approccio proattivo, che includa un dialogo strutturato, il coinvolgimento di tutti gli stakeholder e la creazione di gruppi di lavoro tecnici dedicati, è essenziale per garantire il successo dell’implementazione del regolamento. L’Italia deve quindi agire con urgenza, passando dalla fase di regolamentazione a quella di attuazione, prima che sia troppo tardi.

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