Fintech, è Ora di Rottamare le Banche?

L’idea di Competere

Smart, trasparente e mobile, sarà questo il volto della banca del futuro, accessibile dal proprio smartphone e senza il peso di sovrastrutture. Non è un caso se le startup del fintech crescono ovunque, generando interesse e moltiplicando il fatturato. Ad oggi, si contano 750 startup fintech al mondo, per un mercato che muove circa 26,5 miliardi di dollari (fonte KPMG). Sono numeri destinati a modificare i rapporti dialettici di un ecosistema finanziario che, come molti altri settori, non può esimersi dall’obbligo di evoluzione tecnologica.

In questo promettente scenario l’Italia appare defilata, con uno sviluppo timido e numeri contenuti – nel 2016 le startup fintech italiane hanno raccolto appena 33,6 milioni euro e il 40% di queste non ha superato i 20mila euro di investimento iniziale – eppure le ragioni che abbiamo individuato per investire nella finanza alternativa sono notevoli, se consideriamo la ritardata ripresa del credito e le difficoltà del sistema bancario nazionale.

1. La riduzione di circa 110 miliardi di credito alle imprese dal 2011 a oggi si è sommata ai problemi strutturali nel circuito dei pagamenti dove l’Italia mostra la peggiore performance europea quanto a tempi di pagamento tra imprese (mediamente 75 giorni) e dalla PA (circa 140 giorni). Se esiste un serio problema di liquidità delle piccole imprese, con un sistema bancario incapace di fornirne a sufficienza, far decollare una finanza alternativa al sistema bancario deve diventare una condizione prioritaria nel nostro Paese.

2. Le piattaforme P2P di finanza alternativa alimentano un circuito che porta risparmio direttamente proprio alle piccole imprese che le banche faticano a finanziare.

3. Infine, per supportare oggi la crescita delle piattaforme fintech, diffondendone la conoscenza presso le piccole imprese, occorre investire nell’accelerazione del processo di riconversione industriale delle banche italiane.

La rapidissima crescita della finanza P2P, la capacità di servire velocemente e con efficacia il segmento delle piccole imprese è uno stimolo decisivo per il sistema bancario nell’affrontare la minaccia della disintermediazione con nuove strategie e nuovi modelli. Dal confronto e dalla probabile convergenza con il fintech può uscire, infatti, la nuova formula del credito.

Il confronto tra tradizione e innovazione deve avvenire apertamente e deve essere costruttivo, supportando la tecnologia e gestendo i rischi, al fine di creare un nuovo sistema finanziario più efficiente e più conveniente per l’impresa in quanto a velocità, qualità e costumer experience.

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