G7 Agricoltura: Come nutriamo il futuro?25 SETTEMBRE 2024, ORTIGIA

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Pietro Paganini è intervenuto al side event del G7 Agricoltura di Ortigia, dedicato all’Innovazione tecnologica nel settore agricolo. Durante il suo intervento, ha evidenziato l’urgenza di aumentare la produttività agricola per garantire la sicurezza alimentare e affrontare le sfide globali, dalla crisi climatica alla perdita di biodiversità. Solo attraverso innovazione tecnica e tecnologica, come la zootecnica rigenerativa, possiamo costruire un futuro agricolo sostenibile, capace di rigenerare gli ecosistemi e supportare le comunità locali.

EMERGENZA PRODUTTIVITÀ  

La sfida cruciale è aumentare la produttività agricola. Se non incrementiamo la produttività, non garantiremo la sicurezza alimentare necessaria per sfamare una popolazione in crescita, con conseguenze disastrose per l’ambiente. 

  • Non possiamo perseguire la sostenibilità ambientale senza migliorare l’efficienza produttiva.
  • Nessuna politica per la sostenibilità potrà avere successo senza assicurare prima la sicurezza alimentare. 
Tuttavia, la produttività agricola è minacciata da numerosi fattori, tra cui la crisi climatica, l’urbanizzazione, l’aumento della popolazione e della domanda di calorie, ma anche dell’offerta; influiscono, inoltre, l’esaurimento delle risorse naturali – come il degrado del suolo e la perdita di biodiversità– la sostenibilità economica, l’incertezza e la volatilità dei mercati, le infrastrutture obsolete e la diminuzione della manodopera e concorrenza globale.
TECNICA, TECNOLOGIA E INNOVAZIONE  
L’innovazione nella tecnica e nella tecnologia può migliorare la produttività e la sostenibilità ambientale, economica e sociale. È fondamentale distinguere tra tecnica e tecnologia, concetti sovrapponibili ma distinti, entrambi essenziali per l’agricoltura del futuro e per l’aumento della produttività. 
ZOOTECNICA RIGENERATIVA: UN APPROCCIO INNOVATIVO ALL’ALLEVAMENTO
La zootecnica rigenerativa, già molto adottata in Italia, offre soluzioni tecniche e tecnologiche chiave per migliorare la sostenibilità, favorire la crescita economica e riconsolidare le comunità locali in declino.

La zootecnica rigenerativa integra principi ecologici, gestionali e tecnologici per creare sistemi agricoli sostenibili. Questo approccio non solo promuove la produzione sostenibile di prodotti animali, ma rigenera e migliora gli ecosistemi naturali. Tra le pratiche chiave:

  • Gestione olistica dei pascoli: rotazione strategica del bestiame per imitare i movimenti naturali degli animali selvatici, permettendo al terreno e alla vegetazione di rigenerarsi.
  • Incremento della biodiversità: introduzione di una varietà di specie vegetali e animali per creare ecosistemi più resilienti.
  • Salute del suolo: aumento della materia organica nel suolo, migliorando la fertilità e la capacità di trattenere l’acqua.
  • Riduzione della perdita alimentare: utilizzo efficiente delle risorse per evitare sprechi inutili.
  • Benessere animale: rispetto delle esigenze fisiologiche e comportamentali degli animali, migliorandone salute e produttività.
  • Sequestro del carbonio: cattura del carbonio atmosferico e immagazzinamento nel suolo, contribuendo a mitigare i cambiamenti climatici.
  • Sicurezza alimentare: garantita una produzione alimentare stabile.
  • Benefici economici a lungo termine: riduzione dei costi operativi, diminuendo l’uso di fertilizzanti chimici, pesticidi e antibiotici. Aumento della resilienza delle aziende agricole agli eventi climatici estremi e permesso l’accesso a mercati premium per prodotti di alta qualità.
  • Benefici sociali e comunitari: supporto delle comunità rurali creando posti di lavoro e opportunità economiche, miglioramento della qualità dei prodotti alimentari e promozione di una maggiore consapevolezza sulla sostenibilità agricola.
OSTACOLI ALLA TRANSIZIONE

Nonostante i numerosi benefici, la transizione verso la zootecnica rigenerativa incontra diverse barriere economiche e culturali:

  • Resistenza al cambiamento e mentalità tradizionale: abitudini consolidate e paura del rischio possono ostacolare l’adozione di nuove pratiche.
  • Investimenti iniziali elevati e costi di implementazione: le tecnologie rigenerative richiedono investimenti significativi, spesso difficili da sostenere senza adeguati finanziamenti.
  • Accesso limitato al credito e finanziamenti: molti agricoltori faticano a ottenere i fondi necessari per adottare nuove tecnologie.
  • Formazione e competenze tecniche: una formazione continua è essenziale per garantire che gli agricoltori possano utilizzare efficacemente le nuove tecnologie.
  • Conoscenza delle tecnologie e accesso ai mercati: la mancanza di conoscenza e la bassa domanda dei consumatori possono limitare il successo delle pratiche rigenerative.
G7: CALL TO ACTION
Ai Ministri dell’Agricoltura del G7 e dei grandi produttori come Argentina, Australia, Brasile, Cina, India, Indonesia, Malesia e Russia, si chiede di rimuovere queste barriere. È necessario creare un ambiente favorevole che supporti l’adozione della zootecnica rigenerativa attraverso incentivi finanziari, formazione tecnica e promozione della consapevolezza tra i consumatori.
MODELLO ITALIANO
Le imprese zootecniche italiane sono un modello di innovazione che, nonostante le difficoltà, sta garantendo carni di qualità e salutari, fondamentali per la sicurezza alimentare. 

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