Gli italiani allevatori del Made in ItalyDI GIUSEPPE PULINA*
- 15 April 2025
- Posted by: Competere
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Il 15 aprile si celebra la Giornata Nazionale del Made in Italy, un’occasione per valorizzare le eccellenze che rendono unico il nostro Paese. Tra queste spicca l’allevamento, radice antica della nostra identità, da cui è nata la prima vera espressione del Made in Italy: la carne. Un patrimonio di qualità, tradizione e sostenibilità che racconta la storia del nostro legame con la terra.
Forse pochi sanno che “italiani” deriva da “vitaliani”, allevatori di vitelli, come erano anticamente chiamate le popolazioni della penisola. Un’origine che racconta molto se è vero che il primo prodotto “Made in Italy” non è stato un vestito, un mobile o un’opera d’arte, ma la carne. Seguita poi dal latte, dai formaggi, dai salumi e perfino dalle pelli, settore in cui ancora oggi godiamo del primato mondiale per qualità e manifattura.
La nostra storia, intrecciata con una geografia variegata e generosa, ha regalato all’Italia una biodiversità animale senza pari. Solo tra i bovini si contano oltre 80 razze diverse, espressione di territori e tradizioni che cambiano da valle a valle, da isola a isola. Così sono nati paesaggi zootecnici spettacolari, dalle malghe alpine sospese tra cielo e roccia, ai meriagos della Sardegna che parlano ancora la lingua antica della pastorizia.
Così come da un grande mosaico di culture abbiamo ereditato una tradizione salumiera tra le più ricche al mondo, con centinaia di preparati, quarantatré dei quali riconosciuti come DOP o IGP, testimonianza di un’arte che unisce tecnica e passione, memoria e innovazione.
Il Made in Italy delle nostre carni e salumi è prima di tutto bontà, che rivela l’arte di allevare bene gli animali e di trasformarne con cura i prodotti, ma è anche garanzia di qualità nutrizionale e sicurezza alimentare, valori sempre più centrali nel consumo consapevole. Non ultima c’è la sostenibilità, quella vera, fatta di gesti quotidiani e di equilibrio con la terra, perché pascoli e boschi delle aziende di allevamento assorbono CO₂ in quantità tale da compensare completamente le emissioni climalteranti del ciclo produttivo di tutta la zootecnia nazionale.
Per questo il Made in Italy zootecnico non è solo un marchio di origine, ma è soprattutto un modo di custodire le nostre radici, portandole nel futuro con rispetto per gli animali, per l’ambiente e per quella cultura del Bel Paese che ci rende, ancora oggi, “vitaliani”.
*Giuseppe Pulina è tra i migliori esperti globali in scienze animali, Presidente Emerito dell’Associazione per la Scienza e le Produzioni Animali, Professore Ordinario di Etica e Sostenibilità degli Allevamenti presso il Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari e Presidente dell’Associazione Carni Sostenibili.
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