Il Mercato dei Falsi: Europa senza StrategiaL'IDEA DI UMBERTO CUCCHI
- 26 March 2019
- Posted by: Competere
- Categories: highlights, News
PERCHÉ È IMPORTANTE La contraffazione di merci rappresenta una seria minaccia per lo sviluppo tecnologico e per l’innovazione europea. Negli ultimi 5 anni, il commercio illegale di merci è aumentato in modo sostanzioso – con un aumento del +1.8% registrato solamente tra il 2018 e il 2017. Ciò che rende questo dato particolarmente significativo è che tale aumento un periodo di rallentamento complessivo del commercio globale. Secondo l’ultimo report congiunto dell’OCSE e dell’EUIPO (European Union Intellectual Property Office), circa il 7% delle merci importate dentro l’UE sono contraffatte. Il dato relativo, nonostante possa apparire modesto, è in realtà significativo poiché rappresenta un volume di affari pari a 120 miliardi di euro l’anno.
DOVE PROSPERA LA CONTRAFFAZIONE La proprietà intellettuale globale è rischio. Solo il 13% della popolazione mondiale vive in paesi che garantiscono efficacemente i diritti della proprietà intellettuale, come rileva l‘International Property Rights Index. I prodotti contraffatti continuano a seguire rotte complesse, utilizzando in modo improprio una serie di punti di transito intermedi.
Ma da dove proviene questa grande quantità di merci contraffatte?
I contraffattori prosperano in ambienti che presentano le seguenti 4 caratteristiche:
- Scarsi livelli di Governance: alti livelli di corruzione e scarsa protezione della proprietà intellettuale;
- Zone di libero scambio (Free Trade Zones) non controllate: un ambiente relativamente sicuro per i contraffattori, con buone infrastrutture e supervisione assai limitata;
- Stabilimenti di produzione con bassi costi di manodopera e scarse regolamentazioni del mercato del lavoro;
- L'(In)Capacità e strutture logistiche: la incapacità di tracciare e rintracciare le spedizioni, spese di spedizione basse, veloci, formalità doganali semplici e infrastrutture di buona qualità commerciali.
Fonte Grafico: OCSE/EUIPO
La maggior parte dei prodotti (oltre il 50%) contraffatti viene prodotta in Cina, con quote rilevanti da attribuire anche a Hong Kong, India e Turchia.
CHI PAGA La mancanza di una vera azione coordinata su più fronti, architettata in modo strutturale a livello internazionale favorisce la crescita di questo mercato nero. Chi registra le perdite maggiori sono i 5 paesi leader dell’Unione – Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Spagna – che rientrano tutte in top 10 tra le economie più colpite al mondo dal mercato delle merci contraffatte. Secondo i dati del EUIPO, le economie Europee perdono ogni anno 60 miliardi di euro e circa 500 mila posti di lavoro a causa dei prodotti contraffatti.
Fonte Grafico: EURACTIV
PIANO EUROPEO La contraffazione e la pirateria presentano grossi rischi per tutte le aziende che si affidano all’IP per lo sviluppo di strategie commerciali e per creare innovazione. Le Pubbliche Amministrazioni hanno bisogno di essere continuamente aggiornate sull’entità, la portata e le tendenze della contraffazione e del commercio piratato al fine di contrastare e limitare questo fenomeno.
Interventi di policy a livello europeo sono necessari per poter predisporre un network “di difesa” efficace e tutelare i prodotti UE. Le aree su cui agire sono fondamentalmente 3:
1.All’interno dell’Unione Europea;
2.Sulla frontiera;
3.Nell relazioni con paesi terzi.
All’interno dell’UE, nonostante la legislazione sull’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale sia stata rafforzata, sono tuttavia necessarie ulteriori misure, fattispecie la cooperazione in materia di applicazione della legge sulla criminalità organizzata transfrontaliera. La criminalità organizzata opera rapidamente nell’economia globalizzata, sfruttando alcune lacune nei controlli delle zone di libero scambio e varie debolezze standard di governance nei Paesi che hanno aumentato esponenzialmente il commercio negli ultimi 10 anni.
Le istituzioni europee devono collaborare in maniera più attiva con le parti interessate dei settori privato e pubblico. Allo stesso tempo (e nonostante sia compito diretto dell’UE) un miglioramento delle condizioni di lavoro dei paesi produttori di merce contraffatta ( i.e migliori livelli salariali, welfare, educazione) contribuirebbe a diminuire la quota di prodotti contraffatti e le imitazioni illegittime.
È importante sottolineare che molti prodotti contraffatti, in particolare i prodotti farmaceutici, cibo e bevande e attrezzature mediche possono avere conseguenze negative per la salute e la sicurezza. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ogni anno 700.000 decessi possono essere ricondotti all’uso di farmaci contraffatti.
CHIAVE DIGITALE La trasformazione digitale, che ha portato a riduzioni senza precedenti dei costi di partecipazione commercio internazionale, cambiando sia le modalità sia le merci degli scambi, può giocare un ruolo chiave nel contrasto a questo mercato illegale. I paesi Europei possono agire attraverso i flussi di entrate pubblicitarie e l’accesso ai servizi di pagamento su siti web che offrono prodotti contraffatti e a combattere le violazioni della proprietà intellettuale nelle supply chain, incoraggiando le imprese di trasporto a non trattarli. Le nuove tecnologie come la blockchain potranno essere uno strumento utile nel tracciare e sanzionare le violazioni della proprietà intellettuale.