Inflazione e BCEUNO MATTINA RAI UNO - PIETRO PAGANINI

INFLAZIONE E BCE
Uno Mattina – Rai Uno – Pietro Paganini

15 giugno 2022    

Quali sono le conseguenze della pandemia e della guerra sull’economia europea? Cosa causa l’inflazione così alta? Cosa accadrà al settore dell’automotive dopo l’ok dell’Europa per lo stop ai motori a combustione entro il 2035? 

Sono alcune delle domande a cui ha risposto Pietro Paganini durante il suo intervento a Uno Mattina, Rai Uno, il talk show di approfondimento condotto da Maria Soave e Massimiliano Ossini.

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RIVEDI L’INTERVENTO QUI SOTTO O DIRETTAMENTE SUL PORTALE RAIPLAY, UNO MATTINA RAI 1 

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INFLAZIONE E BCE
Questi sono alcuni degli argomenti che Pietro Paganini ha esposto durante il suo intervento a Uno Mattina su Rai Uno.
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  • Pandemia e guerra peseranno negativamente sul quadro economico europeo – e quindi anche italiano – per le famiglie, le imprese e il nostro governo. 
  • L’età dell’incertezza: siamo passati da lottare per portare l’inflazione da numeri bassissimi al 2% ad oggi, dove l’inflazione è salita oltre l’8%. 
  • La BCE, da statuto, deve controllare l’inflazione: stop all’acquisto di titoli e rialzo dei tassi di interesse. Per alcuni ha già atteso troppo. 
  • Paesi come l’Italia e la Grecia – più in generale le aree periferiche – hanno situazioni debitorie – note da tempo – a rischio, e di scarsa crescita economica e quindi sono potenzialmente a rischio. 
  • All’interno della BCE c’è una distinzione economica tra chi vuole l’austerity e quindi taglio netto dei tassi e dell’acquisto di titoli di stato, evitando di mandare troppi soldi alle aree periferiche, e chi preferisce manovre più espansive. 
  • Ci sono altre modalità per provare a calmierare l’inflazione ma non appartengono all’area di influenza della BCE.
  • Negli USA il rialzo della FED avviene in un contesto profondamente diverso.
  • In Europa l’Inflazione è da offerta, negli USA si associa a una domanda e consumi alti, con salari in crescita. 

 

  • Il settore dell’automotive era già in crisi. 
  • Con la scelta dell’UE di andare verso l’elettrico, l’intero comparto italiano della componentistica si dovrà riconvertire. 

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