La Dieta Mediterranea è uno Stile di VitaDI PIETRO PAGANINI
- 17 February 2025
- Posted by: Competere
- Categories: Balanced Lifestyle, Media, Obesity & NCDs

L’ultimo intervento di Pietro Paganini, pubblicato sull’Huffpost, esplora il rischio di ridurre la Dieta Mediterranea a un semplice fenomeno alimentare o commerciale. Sebbene accuse e patriottismo alimentare contribuiscano a questa distorsione, la dieta mediterranea rappresenta in realtà un metodo basato sull’equilibrio tra cibo, socialità e benessere psico-fisico. Un modello che il mondo intero ci invidia.
Leggi l’articolo completo su Huffpost >>> o una sintesi di seguito.
Negli ultimi mesi, si moltiplicano le voci che accusano la Dieta Mediterranea di essere un’esagerazione o addirittura una bugia. Critiche senza basi scientifiche, mirate a colpire l’economia agroalimentare dei paesi mediterranei, con l’Italia nel mirino. È una risposta ideologica e commerciale al populismo agroalimentare del Governo italiano, che la sfrutta per fini propagandistici ed economici. Entrambi sbagliano. La Dieta Mediterranea è molto di più di una lista di prodotti tipici e di ricette: è uno stile di vita fondato sull’equilibrio che il mondo ci invidia. È questo che l’ha resa patrimonio immateriale dell’umanità secondo l’UNESCO.
Le accuse così come il patriottismo alimentare rischiano di distorcere il valore della Dieta Mediterranea, riducendola a un fenomeno alimentare o commerciale. Ma non è mai stata solo una dieta. È un metodo fondato sull’equilibrio tra cibo, socialità, benessere psico-fisico, la chiave per affrontare le sfide moderne legate all’obesità, salute pubblica e sostenibilità.
Negli anni ’70, Ancel Keys, con il celebre Seven Countries Study, definì un modello alimentare capace di prevenire gravi malattie e allungare la vita. Lo chiamò “Dieta Mediterranea” osservando la longevità di paesi come Grecia, Italia ed ex Jugoslavia rispetto a Finlandia, Stati Uniti e altri.
Ridurre la Dieta Mediterranea agli alimenti o alle ricette è un errore grave. I piatti sono cambiati nel tempo, influenzati da carestie, politiche pubbliche, contaminazioni culturali e l’evoluzione degli alimenti o l’importazione di nuovi. Per secoli, le comunità mediterranee hanno vissuto in condizioni di deficienza calorica, compensata dal duro lavoro nei campi prima e nelle fabbriche poi. La Dieta Mediterranea non è sopravvissuta grazie ai singoli cibi, ma come metodo tramandato per generazioni, anche nei momenti più bui di fame e povertà. Questo equilibrio ha retto fino al boom economico del dopoguerra, quando l’abbondanza calorica ha progressivamente eroso il metodo mediterraneo e il suo principio fondamentale: l’equilibrio.
In Italia l’obesità è in aumento, soprattutto tra i bambini, con il Sud particolarmente colpito. Non siamo più tra i più longevi: paesi come Singapore e Svizzera ci hanno superato.
La colpa non è dei nostri alimenti, ma della perdita dell’equilibrio. Lo stile mediterraneo non viene più tramandato. È stato sostituito da modelli che esaltano l’eccesso o il difetto, favorendo disturbi alimentari e squilibri diffusi.
La Dieta Mediterranea deve essere rinvigorita politicamente e può essere rilanciata grazie a tecnologie come l’Intelligenza Artificiale e l’Internet delle Cose. Questi strumenti possono aiutarci a personalizzare la nutrizione e a monitorare il nostro equilibrio fisico, favorendo uno stile di vita bilanciato e su misura per ciascuno, superando la follia delle politiche “one size fits all” (standardizzate) promosse dall’OMS e da gruppi ideologici e con interessi commerciali. Il futuro della mediterraneità non è nella standardizzazione, ma nella personalizzazione che rispetta il nostro patrimonio culturale.
Il Governo, invece di costruire un mito culinario facile da smontare, dovrebbe allearsi con i paesi del Mediterraneo per promuovere lo stile di vita mediterraneo nella sua vera essenza: mangiare come esperienza di affetti, riflessione e socialità. Gli alimenti possono cambiare, ma il vero stile mediterraneo resta. Non lasciamolo morire sotto il peso delle accuse e delle pressioni commerciali. Alimentiamolo e proteggiamolo, per noi e per le generazioni future. È il più grande dono che possiamo fare ai nostri figli: insegnare loro l’equilibrio e tramandare un’eredità di salute, cultura e benessere che il mondo ci invidia.