L’Ingorgo che Penalizza il ClienteL'articolo di Pietro Paganini per La Stampa, 17 Febbraio 2017
- 17 February 2017
- Posted by: Competere
- Category: News
Un estratto dell’articolo di Pietro Paganini per La Stampa
Vi stupirò ma i tassisti hanno una ragione nel protestare. Una democrazia è liberale quando si dà delle regole su come si possano intessere le relazioni tra i cittadini. In materia di trasporto pubblico e in particolare di taxi, auto condivise, Ncc (noleggio senza conducente), una legislazione è oggi necessaria per garantire più competitività, maggiore innovazione, e quindi servizi migliori per gli utenti e prosperità per gli operatori. I continui rinvii del Parlamento e i silenzi o le urla demagogiche dei governi che si succedono alimentano la confusione e di conseguenza l’instabilità del settore. Ci rimettono i tassisti che hanno investito nelle licenze, i concorrenti che vorrebbero investire in nuovi servizi (Uber, Ncc, car sharing, etc.) e soprattutto gli utenti che oltre al disagio maturano sempre più sfiducia verso il sistema Paese.
Qui non si tratta di singolarità tecnologica, il momento nella storia in cui il progresso tecnologico accelera oltre la capacità di comprenderlo degli esseri umani.
Si tratta piuttosto di deficienza di capacità politica, il momento nella storia d’Italia in cui la classe dirigente, che dovrebbe creare le condizioni per la libertà e la prosperità dei cittadini, non è più in grado di comprendere quello che sta accadendo nel Paese. Il progresso tecnologico è talmente rapido e radicale che fatichiamo a creare le condizioni per bilanciare le libertà e i diritti e quindi garantire agli innovatori di cambiare il mondo e ai cittadini di stare al passo. Tuttavia, oggi quelle condizioni, almeno nel settore del trasporto, ci sono.
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