L’obesità e la scienza totalitariaRADIO RADIO - PIETRO PAGANINI
- 1 December 2022
- Posted by: Competere
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L’OBESITÀ E LA SCIENZA TOTALITARIA
Radio Radio – Pietro Paganini
1 dicembre 2022
L’obesità e le malattie a essa legate sono un problema sempre più grave in Occidente. Addirittura si rischia un’inversione negativa delle aspettative di vita a causa della cattiva alimentazione. Il problema va affrontato.
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Le cause della nutrizione sono molteplici. Per un gruppo di scienziati europei molto influenti con la Commissione europea le cause sono i nutrienti che si ingeriscono. Si sono infatti inventati il Nutriscore, un sistema molto semplice per indicare ai consumatori che un alimento è salutare o meno. Il problema è che un nutriente ha un effetto diverso su ciascuno di noi.
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Per fortuna, siamo tutti diversi. Non sono i nutrienti che ingeriamo il problema, ma il nostro metabolismo, lo stile di vita, le abitudini, e ciò che facciamo.
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Il Nutriscore non risolverà alcun problema, semmai è un raggiro ai consumatori a favore di qualche industria che sarà in grado di riformulare i prodotti alimentari per farli risultare salutari. Al contrario, i prodotti della tradizione di ciascun Paese o regione saranno discriminati o addirittura gli imprenditori saranno obbligati a riformulare i prodotti per farli risultare verdi, cancellando secoli di cultura alimentare.
- Purtroppo gli scienziati che promuovono il Nutriscore hanno polarizzato il dibattito definendo come anti scientifico tutto ciò che smonta, con pochi argomenti con evidenze scientifiche. La loro è un’interpretazione totalitaria della scienza, la trasformazione di una teoria in dogma. Cioè la negazione della scienza stessa.
- Essi ritengono che con un semaforo a colori si risolve il problema.
Di questo ha discusso Pietro Paganini con Stefano Molinari a Lavori in Corso, il programma di Radio Radio di approfondimento economico, sociale, e politico.
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RIASCOLTA QUI SOTTO L’INTERVENTO DI PIETRO PAGANINI >>>
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Rivedi il dibattito “Front-of-pack labelling reform – is it fit for the future?” in cui Pietro Paganini ha invitato la Commissione europea a non perdere tempo con il Nutriscore ma a occuparsi delle opportunità legate agli ultimi risultati della scienza in fatto di nutrizione e dell’evoluzione tecnologica.
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