Manifesto per una Nuova Politica Economica e Urbana a cura di Emilio Battisti, Maurizio Baravelli, Riccardo Cappellin, Fiorello Cortiana, Enrico Ciciotti, Giorgio Goggi, Giuseppe Longhi, Enrico Marelli
La crisi economica in Italia è stata determinata da una politica di austerità sbagliata e l‘attuale debole ripresa economica in Europa e quindi in Italia è dovuta principalmente al graduale allentamento dei vincoli di questa politica, dovuto all’urgenza di salvare le banche europee e di dare maggiore liquidità alle imprese e alla borsa. Di fatto a nulla sono servite le famose “riforme strutturali” neoliberiste mirate alla liberalizzazione del mercato del lavoro. Tuttavia, senza una politica a livello nazionale e locale che miri esplicitamente alla ripresa degli investimenti delle imprese private e pubblici, della domanda interna, della produttività e dell’innovazione e dello sviluppo di nuove “produzioni intelligenti” nelle imprese, la crescita economica italiana è destinata a restare la più bassa dell’area Euro, come negli ultimi venti anni.
Il paper coglie l’occasione politica delle prossime elezioni e referendum in Lombardia, ma ha una prospettiva nazionale e europea.
L’ambizione è quella di definire una piattaforma ideologica comune tra le forze politiche di Sinistra e Centro-Sinistra che superi l’ideologia neoliberista, l’assistenzialismo e dirigismo lib-lab e lo statalismo della tradizione socialista classica. Esso si ispira a valori largamente condivisi tra i cittadini e a principi che derivano dalla evoluzione negli ultimi decenni nel pensiero tecnico-scientifico, economico-sociale e giuridico-politico.
Il “Gruppo di Discussione Crescita Investimenti e Territorio” è un think-tank indipendente che mira ad avviare una nuova politica industriale e regionale e che anche nei mesi scorsi è intervenuto sul tema delle politiche degli investimenti e della ripresa economica a scala nazionale e europea, ha pubblicato tre ebook negli ultimi tre anni scaricabili gratuitamente dal un suo sito, che è stato visto da più di 17.000 persone.
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