Navigator Deve Essere 4.0
- 29 January 2019
- Posted by: Competere
- Categories: highlights, News
Mentre in Italia si attende con curiosità la realizzazione del Reddito di Cittadinanza, rimane aperto il tema dell’Industria 4.0. Come soddisfare la necessità di competenza e recuperare la produttività perduta? Qualche spunto per Navigator.
- il controllo dei requisiti per gli aventi diritto al Reddito di Cittadinanza;
- matching tra la domanda e l’offerta di lavoro;
- la formazione attiva dei disoccupati che si rivolgeranno a tale organismo.
Dei tre elencati l’ultimo punto sarà il più rilevante e stimolante.
PERCHÉ? La progressiva automazione del lavoro richiede un set di competenze di cui l’Italia è carente. La richiesta di professionisti e personale specializzato nelle cosiddette aree STEM (Science, Technology, Engeneering and Mathematics) è aumentata vistosamente negli ultimi decenni e si prevede lo sarà ulteriormente in quelli futuri dominati dall’Industria 4.0.
La digitalizzazione e l’automatizzazione legate alla robotica e all’Intelligenza Artificiale (AI) faranno sì che i lavori soggetti a sostituzione o penalizzazione salariale saranno quelli che richiedono un minor numero di competenze e scolarizzazione.
Fonte: Autor 2015
Il Grafico mostra come negli ultimi decenni, la progressiva computerizzazione negli Stati Uniti abbia cambiato radicalmente la composizione del mercato del lavoro. Da un lato sono cresciute le occupazioni high-skilled, dall’altro sono crollate quelle a tassi di competenze inferiori. Il trend è esteso a livello globale.
LA MECCANICA SOFT Il rapido sviluppo e l’adozione della robotica e dei sistemi intelligenti con algoritmi di autoapprendimento automatizzano non solo le attività associate al lavoro dei colletti blu. Gran parte delle occupazioni routinarie sarà soggetta a processi di riorganizzazione attraverso piattaforme o strumenti digitali. La domanda di competenze richiederà anche soft skill innovative: creatività, intelligenza sociale, innovation capacity, risoluzione di problemi complessi e competenze di dominio (ad esempio configurazione di sistemi cibernetici, manutenzione di reti di sensori o conoscenza approfondita dell’Internet of Things).
Il sistema Navigator non potrà prescindere da queste considerazioni. Il risultato finale potrebbe essere la semplice replica di un centro di collocamento, senza alcun impatto sulla produttività e con scarsa qualificazione dei potenziali lavoratori.
AVVISI AL “NAVIGANTE” Perché questa nuova esperienza possa essere efficacie ed efficiente dovrà essere un vero strumento di navigazione per il cittadino:
- agendo di concerto con i poli Universitari e di ricerca ad elevato output di competenze. Per formare o riqualificare il capitale umano è necessario apprendere il set di skill nei luoghi dove esse vengono effettivamente teorizzate e sperimentate in una prima fase;
- coinvolgendo il settore privato e agevolando la formazione continua all’interno delle imprese con politiche indirette (agevolazioni e incentivi fiscali/burocratici). La richiesta delle aziende italiane verso occupati high-skilled crescerà inevitabilmente per aumentare la produttività;
- snellendo il processo burocratico pesante, eredità dei vecchi centri per l’impiego. Il matching fra competenze e offerta di lavoro adeguata sarà un nodo focale. Maggiore sarà la rapidità di questo processo, migliore sarà la risposta da parte del settore privato;
- garantendo dotazione infrastrutturale di alta qualità. Poter operare con i Big Data garantisce maggiore controllo ed è fondamentale per poter individuare i trend di mercato. Lo stesso personale di Navigator dovrà essere preparato per utilizzare dati e statistiche avanzati.