Perché ridurre il cuneo fiscaleTG1 RAI UNO - PIETRO PAGANINI

PERCHÈ IL GOVERNO VUOLE TAGLIARE (DI POCO) IL CUNEO FISCALE 
TG1 Rai Uno – Pietro Paganini

13 aprile 2023    

 

Durante il Tg1 del mattino su RAI UNO Pietro Paganini ha spiegato la proposta di taglio del Cuneo Fiscale che il governo ha introdotto nel Documento Economico Finanziario inviato alla Commissione UE.
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RIVEDI L’INTERVENTO QUI SOTTO O LA PUNTATA INTERA DEL TG1 SU RAI PLAY >>>
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PERCHÈ IL GOVERNO VUOLE TAGLIARE (DI POCO) IL CUNEO FISCALE

Questi sono alcuni degli argomenti che Pietro Paganini ha esposto durante il suo intervento: 

  • Il Governo ha introdotto un ulteriore taglio del 3% per i redditi dei lavoratori con entrate fino a 25.000.
  • Il taglio è stato possibile grazie all’avanzo di bilancio (deficit/PIL 4,39 invece del 4.5 previsto, circa 3 miliardi).
  • Il Governo ha seguito la direzione intrapresa in legge di Bilancio e la scelta iniziale del Governo precedente – Draghi – che aveva già tagliato il cuneo.
  • Alla fine dell’anno, a seconda del reddito gli italiani incasseranno tra le 200 e le 400 € circa (calcoli ancora da elaborare).

Perché il governo taglia il cuneo?

  • Il taglio riguarda la parte dei lavoratori. 
  • Il Governo vuole mettere in mano dei lavoratori più liquidità in un momento di scarso potere d’acquisto a fonte dell’ancora alta inflazione.

Scelta giusta o criticabile?

  • È una scelta tampone: dare liquidità per un breve periodo per alleviare le difficoltà, anche se di poco. 
  • La si può vedere anche come scelta elettorale che illude i redditi bassi senza risolvere il problema. 
  • Infatti, il Governo non affronta il problema di riformare il cuneo fiscale.

Confindustria?
Non è soddisfatta. Voleva un taglio per 16 miliardi che riguardasse anche la parte di cuneo sulle imprese.

Cosa è il cuneo fiscale e come si può riformare? 

  • Il cuneo fiscale in Italia è composto da diversi elementi, tra cui:
    • Imposte sul reddito: includono l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e l’imposta sul reddito delle società (IRES).
    • Contributi previdenziali: sono i contributi obbligatori che i lavoratori e i datori di lavoro devono pagare all’INPS per finanziare il sistema pensionistico.
    • Imposte sul consumo: includono l’IVA (imposta sul valore aggiunto) e le accise sui prodotti energetici, sulle bevande alcoliche e sul tabacco.
    • Tasse locali: sono le imposte comunali e provinciali che vengono applicate su immobili, attività commerciali e altri beni. 

 

  • Il cuneo fiscale rappresenta la differenza tra il costo totale del lavoro per il datore di lavoro e il reddito netto che il lavoratore riceve. In Italia, il cuneo fiscale è considerato uno dei più alti d’Europa e rappresenta una delle principali criticità del sistema fiscale del Paese.
  • Il cuneo fiscale è una delle principali cause della riduzione del potere d’acquisto dei salari e della mancanza di competitività delle imprese.
  • In molti Paesi, i lavoratori pagano imposte e contributi sociali che rappresentano una percentuale significativa del loro salario lordo, mentre le imprese affrontano costi crescenti per mantenere il personale.
  • La riforma del cuneo fiscale può essere realizzata attraverso diversi approcci, tra cui la riduzione delle imposte sul lavoro per i dipendenti e le imprese, l’introduzione di agevolazioni fiscali per le assunzioni, la revisione delle aliquote fiscali e contributive e l’aumento di altre entrate fiscali per finanziare la riduzione del cuneo fiscale.
  • Ad esempio, le tasse ambientali o le tasse patrimoniali possono essere utilizzate come alternative alle imposte sul lavoro per finanziare il bilancio dello stato. Inoltre, gli incentivi per gli investimenti in ricerca e sviluppo, formazione e innovazione possono contribuire ad aumentare la produttività e la competitività delle imprese, riducendo così il peso del cuneo fiscale sul costo del lavoro.
  • In sintesi, la riforma del cuneo fiscale richiede un equilibrio tra l’abbassamento delle imposte sul lavoro e la necessità di finanziare il bilancio dello stato e di sostenere la crescita economica.
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