Se il Crowdfunding Salvasse le Banche?L'idea di Competere

66 miliardi di dollari in Cina (+290% rispetto all’anno precedente); 10 miliardi in USA (di cui il 70% è stato corrisposto per consolidare debiti già esistenti); 2,7 miliardi di sterline nel Regno Unito (oltre il 70% in più rispetto al 2014); appena 10 milioni di euro in Italia (Banca d’Italia, 2017).

Sono i soldi che nel corso del 2015, in questi Paesi, sono stati prestati sulle piattaforme di Lending based crowdfunding, il canale alternativo agli intermediari creditizi attraverso il quale famiglie e PMI, con l’utilizzo di una piattaforma online in cui si incontrano domanda e offerta di denaro, sono finanziate direttamente da una moltitudine di investitori privati o istituzionali. Ma quali sono i benefici e i rischi delle piattaforme LBC? E soprattutto, data l’evoluzione del settore FinTech è plausibile sostenere che le banche tradizionali, prima o poi, verranno soppiantate da queste?

In realtà il Lending based crowdfunding non ha un ruolo disruptive all’interno del sistema bancario tradizionale, ma è complementare a quest’ultimo nell’offerta dei servizi e prodotti finanziari, consentendo così a famiglie e a PMI una ulteriore diversificazione del proprio portafoglio. Quindi, pur non rappresentando una minaccia rilevante per le banche tradizionali, ha la possibilità di stimolare nuovi modelli di business, più semplici, rapidi ed economici, attraverso un utilizzo efficiente dell’ICT. E questo per tre ordini di motivi:

1 – In passato si è spesso sostenuto che il sistema bancario stesse per vivere quella rivoluzione copernicana che però non è mai avvenuta. Lo stesso potrebbe accadere ora. La maggior parte delle piattaforme di cui si posseggono dati pubblici operano in perdita e per sopravvivere hanno dovuto ricorrere a numerose ricapitalizzazioni attraverso il mercato del venture capital. Probabilmente perché devono ancora raggiungere una dimensione sufficiente che consenta loro di sfruttare le economie di scala che ne caratterizzano l’operosità. Pensiamo a cosa accadde all’inizio degli anni 2000: la nascita delle banche online avrebbe soppiantato quelle tradizionali. Questo non accadde, e molte banche online per sopravvivere furono acquisite da altre banche.

2 – La digitalizzazione del processo di erogazione del credito, cioè una delle caratteristiche principali delle piattaforme LBC, non è una vera novità nel mercato dei prestiti. Allo stesso modo la quasi totalità delle banche dei paesi avanzati presta servizi finanziari per mezzo dei canali telematici (l’online banking). Sotto questi aspetti, le piattaforme LBC apportano solo innovazioni incrementali, non sono una rivoluzione.

3 – Esistono degli accordi di collaborazione tra banche e piattaforme. In alcuni paesi (USA e UK fra i tanti) vi è una convergenza tra il sistema bancario tradizionale e questa nuova forma di finanza. LBC e sistema bancario tradizionale possono dunque convivere in sinergia, nell’interesse più alto di offrire soluzioni modellate sulle necessità dei clienti.

Le piattaforme LBC, congiuntamente alle altre imprese FinTech, possono costituire un forte stimolo all’innovazione creditizia. Sebbene difficilmente il LBC potrà sottrarre quote di mercato rilevanti dalle banche, una sua espansione aumenterà il grado di concorrenza nel settore finanziario, contribuendo a ridurre il costo dell’intermediazione, con positivi effetti sulla crescita economica.

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