Il modello Smart Village: Terra di Mezzo, Rete di Borghi, Vita del FuturoAbbracciare la complessità per un domani più sostenibile.

Il tema dello smart village si pone sempre più al centro delle agende politiche europee. Anche in Italia è necessario intervenire e favorire questo cambiamento. Soltanto così sarà rispettata una delle linee guida fondamentali del Next Generation Eu. La valorizzazione attraverso la transizione digitale dei piccoli borghi e Comuni del nostro Paese passa da qui.
LA PROPOSTA: TERRA DI MEZZO

Una proposta che potrebbe essere presa come modello di applicazione pratica smart village si potrebbe realizzare in Abruzzo, nei comuni limitrofi alla città dell’Aquila. Spesso definita terra di mezzo per la sua posizione geografica, con la dorsale appenninica nella sua parte centrale che la innerva da nord a sud. Terra di mezzo, ma anche terra incontaminata, ancora ricca di diversità nel territorio e nel clima nelle alte vette innevate e le lunghe estensioni di spiagge lungo le coste. Interessante patrimonio naturale e culturale diffuso tra i numerosi centri abitativi dislocati a rete tra le sue meravigliose valli. In questo ultimo anno  di pandemia, vissuto con grande sofferenza nelle grandi città, caratterizzate da alta densità abitativa, inquinamento, e pochi spazi naturali, è emersa  in tutta la sua pressante urgenza la necessità di rivedere la distribuzione della popolazione sul territorio.Ecco che allora l’Abruzzo, si presenta come un interessante probabile sviluppo di un nuovo concetto abitativo del territorio.

IL MODELLO DA SEGUIRE

La zona dell’aquilano, con i suoi deliziosi borghi, alcuni semi abbandonati ma di un potenziale sviluppo per una nuova economia e urbanizzazione potrebbe essere presa ad esempio di moderna forma di rete di smart village, come  nuova forma di evoluzione del nostro paese Italia . Il loro recupero porterebbe con se una forma di controllo e sviluppo del territorio in tutte le sue forme di utilizzo, nel rispetto della natura e dell’ecosistema in generale; con il rifiorire di aziende agricole a presidio del territorio, e delle sue tradizioni culturali e rurali. Le nuove forme di recupero prevedono uno studio di settore per valorizzarne tutte le potenzialità rimettendo in sicurezza edifici e strutture esistenti sottraendole al degrado e rigenerandole a nuove formule di utilizzo sempre in armonia con le loro origini e con l’ambiente circostante.

Il nostro viaggio prende in considerazione soprattutto l’aquilano con la sua infinità di borghi gioielli di rara bellezza : medievali , rinascimentali e con tutti gli affascinanti percorsi dei tratturi.

COME RIDARE VITA AL NOSTRO PAESE

Caporciano , Calascio , S.Stefano di Sessanio , Ocre , Prata d’Ansidonia sono tutti esempi significativi da studiare con cura.

Si potrebbe pensare a uno studio di progetto pilota come modulo applicativo per l’intera area nazionale e quindi come progetto Europa.

L’intento è quello di ridare vita al nostro Paese Italia con il recupero dell’esistente .

Ampiamente consapevoli di fare cultura , la squadra tecnica esecutiva si propone di affrontare uno studio che potrebbe risultare di rilevanza così importante e ampia da essere di riferimento per l’intera dorsale appenninica da sempre causa di terremoti con conseguenti innumerevoli vittime.

E’ inevitabile ricordare come ancora casi non risolti incidano sulle coscienze.

La fattibilità potrebbe essere considerata a partire proprio dall’aquilano anche consorziando più comuni per dare servizi maggiori condivisi.

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