TUB a Milano: opportunità e sfide per l’ItaliaCOMUNICATO STAMPA
- 26 June 2023
- Posted by: Competere
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In seguito alla notizia dell’attribuzione a Milano della terza sede del Tribunale Unificato dei Brevetti, Competere ha lanciato uno statement uscito su Ansa e Adnkronos per chiedere che le vengano attribuite tutte le competenze che le spettano. Leggilo qui sotto.
TUB A MILANO
PAGANINI (COMPETERE): «FONDAMENTALI LE COMPETENZE PER VALORIZZARE FARMACEUTICO E MECCATRONICO. MONTANARI (IPRI): «ITALIA POTENZIALE HUB DELL’INNOVAZIONE»
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«L’assegnazione a Milano della terza sede del Tribunale unificato dei brevetti è una buona notizia, ma ora serve riempirla di contenuti». Così Pietro Paganini commenta l’approvazione del comitato amministrativo del Tub, che ha appunto dato il via libera all’apertura della sua terza sede nel capoluogo lombardo. «La scelta dà pregio alla nostra industria, a Milano e alla sua capacità di applicare le innovazioni tecnologiche e scientifiche. Tuttavia, affinché il Tribunale di Milano non resti una scatola vuota, a beneficio delle sedi francese e tedesca, bisogna essere fermi sulle competenze che ci verranno attribuite. I comparti farmaceutico e meccatronico sono un fiore all’occhiello del Made in Italy, da tutelare in sede Ue. Dopo il riconoscimento ottenuto oggi, le istituzioni dovranno lavorare affinché ci vengano assegnate le competenze da sempre richieste. Come altrettanto è necessario che le imprese acquisiscano l’adeguata sensibilità a tutelarsi, facendo ricorso a organi europei che hanno appunto sede sul territorio nazionale».
A sua volta, secondo Lorenzo Montanari, editore dell’Indice Internazionale dei Diritti di Proprietà, la scelta del Tub a Milano «contribuirà a fare dell’Italia un hub dell’innovazione non solo a livello europeo ma anche mondiale. L’Italia offre tutte le garanzie per quanto riguarda la difesa del sistema della proprietà intellettuale dal momento che si posiziona n.2 in Europa per quanto riguarda la protezione dei marchi e n.9 per quanto riguarda le protezioni dei brevetti. Ci auguriamo che le competenze nel farmaceutico vengano assegnate, quanto prima, alla sede di Milano, proprio perché l’Italia è da anni il secondo paese manifatturiero in Europa, dove si produce il 52% dei farmaci venduti nel continente».