Una stella nascente: il Guatemala leader dell’olio di palma sostenibileDI BENEDETTA ANNICCHIARICO

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Il report del 2021 di Gremial de Palmicultores de Guatemala (Grepalma), conferma la posizione di leader del Paese come il principale produttore di olio di palma sostenibile in America Latina, insieme alla Colombia. L’industria rappresenta un’opportunità per uno sviluppo socio-economico green e un legame importante tra il Guatemala e l’Unione Europea.

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OLIO DI PALMA: UN NUOVO GIOCATORE IN CAMPO

Indonesia, Malesia e Tailandia sono da tempo i principali produttori e esportatori di olio di palma nel mondo – insieme rappresentano l’87% della produzione mondiale -, ma anche i leader mondiali in produzione sostenibile e certificazione verde volontaria. Negli ultimi anni, il loro successo è stato condiviso da altre longitudini che, con gli stessi climi tropicali e equatoriali, attingono sempre di più alla fertilità della loro terra per coltivare palme da olio e esportarne il prodotto.

In America Latina, la Colombia rimane il maggiore produttore grazie al mezzo milione di ettari di piantagioni di palma che rappresentano il 2% del totale globale. La segue l’Ecuador, con circa la metà delle aree coltivate Colombiane. Brasile, Honduras e Guatemala chiudono la top 5 con oltre 180.000 ettari ciascuno.

All’interno del Guatemala, un Paese relativamente piccolo, le palme da olio occupano circa l’1,66% del territorio nazionale: il quarto prodotto agricolo per estensione delle coltivazioni dopo mais, caffè e zucchero, ma prima della storica industria delle banane. Grazie ai suoi tassi di produttività – eccezionalmente alti – il Guatemala si classifica sesto al mondo in termini di produzione totale di olio, dopo le tre tigri asiatiche, la Colombia e la Nigeria.

Distribuzione delle coltivazioni di palma da olio nelle regioni del Guatemala (Nord, Nord-Est, Sud).
Fonte: Grepalma

CRESCERE RAPIDAMENTE…

Tra il 2015 e il 2021, la produzione guatemalteca di olio di palma è quasi raddoppiata, da 510 migliaia di tonnellate a 941. Parallelamente è cresciuta anche la sua fetta dell’export mondiale, diventando nel 2021 il terzo esportatore. L’olio di palma è infatti il prodotto agricolo maggiormente interessato dall’Accordo di Associazione tra l’America Centrale e l’Unione Europea. L’export verso l’Italia è cresciuto in modo particolare negli ultimi anni: secondo una stima di Competere, è aumentato del 2000% tra il 2017 e il 2021 (Fonte: Eurostat). Grepalma conferma: l’Italia oggi importa il 20% dell’olio guatemalteco, mentre nel 2017 era solo l’1%.

Produzione di olio di palma in Guatemala, anni 2015-2021, in migliaia di tonnellate.
Fonte: Grepalma

 

Destinazioni principali dell’export di olio di palma dal Guatemala
Fonte: elaborazione Competere su dati Grepalma

 

Volumi tali di produzione e commercio hanno ovviamente apportato benefici: nel 2021, con un aumento del 51% rispetto all’anno precedente, il ricavo ha raggiunto US$715.459.322. Ossia l’1,98% del GDP del Paese e la creazione di 180.000 posti di lavoro. A livello locale, l’impatto dell’industria è ancora più sentito: nella regione settentrionale del Petén, 30% del GDP è legato all’olio di palma.

Per un Paese dove quasi metà della popolazione vive sotto la soglia di povertà, e dove il 52% di tutti i produttori di olio di palma sono piccoli proprietari terrieri, il settore rappresenta un’opportunità unica per lo sviluppo sostenibile.

E FARLO BENE

L’industria dell’olio di palma del Guatemala è stata capace di crescere rapidamente ma in modo sostenibile. Ad oggi, è il primo Paese latino-americano per volume di olio di palma certificato sostenibile, che rappresenta il 60% dell’olio prodotto in totale.

Volume di olio di palma certificato sostenibile con Rspo, anno 2021, per Paese latino-americano. Barre arancioni: migliaia di tonnellate di olio di palma prodotte; barre verdi: migliaia di tonnellate di olio di palma sostenibile prodotte; linea rossa: % dell’olio certificato rispetto alla produzione totale.
Fonte: Grepalma

Già nel 2019, nel pieno della crescita vertiginosa del settore, Grepalma ha promosso l’Accordo volontario per la deforestazione zero, sottoscrivendo l’impegno nello sviluppo sostenibile e nella conservazione e ripristino della natura.

Una promessa che è stata mantenuta: anche se storicamente l’olio di palma è stato responsabile dello 0,67% della deforestazione del Guatemala – un numero comunque basso – la deforestazione legata al settore nel 2021 è risultata pari a zero secondo il monitoraggio di Satelligence, una compagnia olandese che opera nel Paese dal 2020.

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