Vasto, il Porto che Traina la Ripresa
- 3 April 2017
- Posted by: Competere
- Category: News
Il sistema logistico abruzzese è vitale, ma adesso le sue potenzialità devono diventare un modello.
Nei primi tre mesi di quest’anno, infatti, nel porto di Punta Penna di Vasto sono state movimentate 183.000 tonnellate di merci (147.000 sbarcate e 36.000 imbarcate), con l’arrivo di 398 unità mercantili, con un trend positivo del 70% rispetto allo scorso anno e del 100% se confrontato con il 2015.
Questi risultati significativi sono stati favoriti dal ritorno di ingenti quantitativi di grano e dal forte incremento dei furgoni Sevel con marchio Citroen e Peugeout.
Il trend è ancora più incoraggiante se teniamo conto che nel mese di gennaio, a causa delle avverse condizioni meteorologiche, lo scalo non ha lavorato pienamente.
Il porto di Punta Penna, inoltre, è in fase di trasformazione con l’aumento dei piazzali ricavati dall’abbattimento del vecchio mercato ittico e ora destinati allo stoccaggio delle merci (41.000 metri quadrati), una organizzazione di security al passo con le vigenti normative internazionali, un dragaggio in dirittura di arrivo per l’avamporto e a breve per il bacino interno, un piano regolatore approvato. In vista dell’introduzione dell’Autorità di Sistema Portuale nei porti di Pescara e Ortona, il porto di Vasto è l’unico porto commerciale a gestione totalmente abruzzese, e nonostante le tensioni degli ultimi anni tra l’industria e l’agricoltura (si pensi alla battaglia dei No Triv contro le piattaforme in mare), riesce a fare convivere i due settori e a generare ricchezza, favorita dalle multinazionali che hanno scelto di investire in Abruzzo.
Anche l’interporto di Manoppello, struttura di 46.000 metri quadri che ospita la sede del Polo Inoltra, uno dei pochi Poli di Innovazione regionali che è stato ed è gestito con modalità manageriali, si è rinnovato con l’assorbimento di ulteriori spazi ad uso logistico, a cui è riservato il 40% dell’intera area.
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