Contro il Protezionismo, per la Crescita e lo SviluppoUn estratto dell'articolo di Benedetta Fiani per Affaritaliani.it, 8 Aprile 2017

Il dissenso verso la globalizzazione non è un mistero. È un sentimento trasversale che si avverte soprattutto nelle nazioni più colpite dalla recente crisi, ma anche in quelle economicamente più forti, come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, dove ad un miglioramento dei dati macroeconomici non corrisponde un aumento dei salari.

Come Competere ci opponiamo a questo vento populista e proibizionista, e al fianco della GTIPA, abbiamo firmato lunedì 3 aprile a Washington una dichiarazione congiunta in difesa del libero scambio e della globalizzazione, per mandare un segnale a sostegno della crescita e dello sviluppo.

Un recente studio (2016), a cura di Colantone e Stanig, ha osservato la correlazione tra avversione al libero scambio e risultati elettorali evidenziando come, in alcune regioni particolarmente esposte a shock occupazionali, un aumento delle esportazioni di prodotti cinesi, abbia spostato l’asticella elettorale verso partiti nazionalisti generalmente asserragliati su posizioni protezionistiche. A colpire di più è l’analisi dei dati a livello individuale, secondo la quale la radicalizzazione anti liberoscambista non riguarderebbe solo i disoccupati, ma anche altre categorie non colpite direttamente, come i pensionati.

Questo sentimento comune è giustificato? Ovviamente no. Uno studio della Commissione europea (2015) ha rilevato in che misura un più libero commercio favorisca, ad esempio, il lavoro italiano:

  • Le aziende italiane esportano per un valore di 219 miliardi di euro l’anno verso paesi extra UE.
  • Le esportazioni italiane verso i paesi extra UE sostengono oltre 2 milioni e 700 mila posti di lavoro in Italia.
  • Altri 402.000 italiani lavorano in settori connessi alle esportazioni di altri paesi UE verso paesi extra UE.
  • Questo significa che 1 lavoro su 8 in Italia dipende dalle esportazioni.
  • Le esportazioni italiane verso paesi extra UE sostengono oltre 367.000 posti di lavoro nel resto dell’UE.

Leggi l’articolo intero qui

Join Our Community and Stay Up to DateSign up to receive weekly updates, thoughtful ideas, and exclusive invitations

SEARCH IN OUR NEWS

LATEST NEWS