Governare la trasformazione digitaleL'idea di Competere

Quali sono le direttrici dell’innovazione globale del prossimo decennio? Come le politiche pubbliche dovranno rispondere alle sfide della trasformazione digitale del futuro? Per rispondere a queste domande, lo scorso 17 maggio a Milano, presso Palazzo Pirelli, si è tenuto il summit internazionale sull’innovazione “Shaping Policies for Tomorrow’s Innovations”. L’evento è stato organizzato dalla Global Trade and Innovation Alliance (GTIPA), un’organizzazione formata da un gruppo di più di 20 think tank provenienti da tutto il mondo, insieme a Competere e I-com (Istituto per la competitività).
Il quadro emerso è generalmente positivo per quanto riguarda i processi produttivi e le potenzialità applicate a tutti i settori coinvolti, in particolare la manifattura e le lifescience technologies. Permangono alcuni nodi problematici, come quelli dell’educazione, dell’occupazione e dell’accesso ai Big Data che devono essere risolti attraverso l’azione politica. L’obiettivo del Summit: confrontare best practice internazionali e proporre alle istituzioni, alcune presenti all’incontro, idee e visioni per affrontare le sfide del futuro.

Tra i temi fondamentali affrontati:

COME INCENTIVARE L’INNOVAZIONE? – Sostenere la fase di R&D. Gli stati che innovano di più sono anche quelli che allocano maggiore spesa per la ricerca e lo sviluppo, mediamente intorno al 3% del bilancio pubblico. È inoltre necessario rafforzare le partnership pubblico-private come fatto negli Stati Uniti, ad esempio con il il Digital Manufacturing & Design Innovation Institute (DMDII), e in Germania. Politiche che favoriscono il tax credit, seguendo modelli come la Corea del Sud e il Sud Africa, e la diffusione orizzontale delle best practice hanno garantito ottimi risultati, evitando l’accentuarsi di asimmetrie tra PMI e grandi player.

OCCUPAZIONE – La questione si svilupperà diversamente da paese e paese. In linea generale è però auspicabile concentrarsi su programmi di sostegno per quelle quote di lavoratori che rischiano di rimanere esclusi o penalizzati dal mercato in seguito ai rapidi cambiamenti. Non si tratterebbe di salvaguardare posti di lavoro in modo fine a sé stesso, bensì di concentrarsi sulle persone permettendo loro, con politiche attive, di potersi riqualificare e reinserirsi nei meccanismi occupazionali.

EDUCAZIONE – Rimane un fattore fondamentale che non deve essere visto nell’ottica di un mero inseguimento dei trend di mercato. Formare gli studenti ed i lavoratori ad operare con gli strumenti offerti dalla trasformazione digitale deve essere funzionale a rendere le conoscenze più flessibili e gli individui capaci di adattarsi ai cambiamenti futuri sia nel mercato del lavoro sia nella produzione di beni e servizi.

LIFESCIENCE E ICT – L’utilizzo dei big data ha rivoluzionato le modalità di fare ricerca in modo intersettoriale per soddisfare a pieno le 5P della lifescience: preventiva, predittiva, prescrittiva, personalizzata e precisa. Persistono, tuttavia, alcune problematiche che afferiscono in special modo all’uso degli Open Data. Si riscontra nel settore della ricerca in medicina e farmaceutica una generale mancanza di replicabilità della maggior parte dei risultati ottenuti dovuta a vari fattori fra cui burocrazia, mancanza di fondi e rapporto costi/benefici svantaggioso. Come agire? Semplificando la regolamentazione per agevolare i ricercatori nella presentazione dei risultati e nelle varie fasi necessarie allo sviluppo di nuove terapie e nuovi farmaci. Creando le condizioni per una maggiore cooperazione tra pubblico e privato per aumentare gli investimenti e la disponibilità di dati utilizzabili e replicabili anche in altre attività di ricerca.

Il futuro dell’innovazione non è tragico come alcuni lo dipingono. Alla pari di tutti i cambiamenti che hanno segnato la Storia ci dovranno essere fasi di studio e adattamento. Presenterà alcune problematiche che, però, possono essere risolte attraverso una governance lungimirante e pronta ad attivarsi in modo progressivo con la trasformazione digitale. Le proposte, le idee e le visioni non mancano. È compito di chi decide attuare le migliori per affrontare le sfide di oggi e del domani.

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